Ernia Epigastrica
L’Eccellenza in Chirurgia ispirata e dedicata alla cura e al benessere del paziente.
Cos’è l’Ernia Epigastrica
L’ernia epigastrica, meno frequente dell’ernia ombelicale, si riscontra:
- nella donna in Gravidanza o dopo il Parto
- nei pazienti in Sovrappeso e Obesi o successivamente al Dimagrimento
- in persone che hanno eseguito eccessivi Sforzi Fisici occasionali
- negli Sportivi

Ernia Epigastrica
L’ernia epigastrica, meno frequente dell’ernia ombelicale, si riscontra:
nella donna in Gravidanza o dopo il Parto
nei pazienti in Sovrappeso e Obesi o successivamente al Dimagrimento
in persone che hanno eseguito eccessivi Sforzi Fisici occasionali
negli Sportivi
La Diagnosi è agevole:
si evidenzia facilmente con un esame autogestito dal paziente in piedi di fronte allo specchio, dove è possibile evidenziare una tumefazione rotondeggiante o ovalare che emerge in sede mediana lungo una linea che congiunge la parte inferiore dello sterno e la regione sopra-ombelicale.
L’ecografia è dimostrativa dell’esatta dimensione dell’ernia e del diametro del difetto della parete addominale attraverso cui l’ernia stessa esce all’esterno, così come del contenuto: ernia adiposa o ernia intestinale, più pericolosa per le gravi complicanze che può provocare.
L’ecografia, la Risonanza Magnetica o una TC dovrà valutare l’intera parete addominale anteriore per riconoscere se l’ernia epigastrica sia una patologia isolata e se associata ad eventuali altre ernie, come l’ernia ombelicale. Le tecniche diagnostiche potranno mettere in luce se l’ernia epigastrica sia primitiva o se, come spesso accade, sia una complicanza della Diastasi dei Muscoli Retti. In quest’ultimo caso l’intervento sarà risolutivo se verrà operata la Diastasi dei Muscoli Retti insieme alla sua complicanza erniaria epigastrica. L’intervento sarà fallimentare nel breve periodo se verrà trattata solo l’ernia epigastrica e trascurata la Diastasi dei Muscoli Retti.
La Cura è Chirurgica. Obiettivo: “Restitutio ad Integrum” anatomica e funzionale della parete addominale con la minima invasività chirurgica ed anestesiologica possibile, abbattendo le recidive nel tempo. In sintesi:
- Anestesia Mini-Invasiva
- Mini Laparoscopia gas less
- Impiego dell’Innovativa Sutura e Chiusura del Difetto parietale con ricostruzione dei piani anatomici della parete addominale e ripristino della corretta anatomia
- Stabilizzazione nel tempo del risultato chirurgico con Rete Protesica, sagomata applicata e stabilizzata con Tecnica Personalizzata e specifica al caso clinico.
Gli indiscutibili vantaggi della Mini Laparoscopia, con i 3 millimetrici punti di accesso sotto il segno dello slip, si apprezzano in particolar modo quando:
- Il Difetto della parete addominale è maggiore di 20 millimetri,
- L’ernia è a contenuto intestinale
- Il Paziente è Sovrappeso o Obeso
- Pazienti Sportivi, che praticano sport agonistico e non agonistico
- Diastasi dei Muscoli retti concomitante: in questo caso l’ernia epigastrica rappresenta una frequente complicanza della diastasi addominale e devono essere trattate entrambe le patologie nello stesso intervento, al fine di evitare un esito fallimentare della riparazione chirurgica, se eseguita solo sulla patologia erniaria epigastrica.
- Atre ernie concomitanti
- Paziente non desidera cicatrici evidenti sull’addome
Dettagli della Tecnica Mini Laparoscopica
- Si impiega l’anestesia locale e un’anestesia leggera e dedicata, senza intubazione oro-tracheale ma con una semplice mascherina, con respiro spontaneo del paziente
- 3 incisioni di 3-5 millimetri sotto il segno dello slip
- Mini-Laparoscopia gas less
- Eliminazione dell’ernia epigastrica, delle ernie concomitanti e dell’eventuale Diastasi dei muscoli retti
- Impiego dell’Innovativa Sutura e Chiusura del Difettoparietale con ricostruzione dei piani anatomici della parete addominale e ripristino della corretta anatomia
- Posizionamento di una Rete protesica per stabilizzare in modo efficace e durevole il risultato nel tempo ed evitare le recidive. Le reti possono essere sintetiche completamente riassorbibili, parzialmente riassorbibili o permanenti; sono sempre estremamente sottili leggere, non percettibili e fortificano la parete operata aumentandone la capacità di resistenza nel tempo. In casi più selezionati si possono usare reti biologiche in grado di essere gradualmente colonizzate e sostituite dalle cellule del paziente.
- L’intervento chirurgico Mini Laparoscopico richiede un giorno di degenza
- La doccia dopo solo 48 ore, in piscina dopo 7 giorni, bagno in acqua di mare dopo 10 giorni
- La guida dell’auto dopo 48 ore, del due ruote dopo 7-10 giorni
- Rapida ripresa delle attività quotidiane
- Rapido ritorno all’attività sportiva e allo sport agonistico
Prof. Giuseppe Pozzi:
Il paziente al centro
Le Esperienze dei Pazienti
Prof Giuseppe Pozzi
Roma - Milano
Chirurgia Privata
Non opera nel Servizio Sanitario Nazionale
Contatti
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