Tel: +39 388 1013636 - E-mail: segreteria@giuseppepozzi.com

L’Eccellenza in Chirurgia ispirata e dedicata alla cura e al benessere del paziente.

Diastasi addominale: cos’è, come riconoscerla e come si cura

La diastasi addominale è una patologia ancora poco conosciuta. Si tratta di una condizione che può interessare soprattutto le donne dopo una gravidanza, ma non solo. 

Vediamo cos’è la diastasi addominale, come si può riconoscere e quando bisogna intervenire chirurgicamente.

Cos’è la diastasi addominale?

La diastasi addominale consiste nella separazione ed il progressivo allontanamento dei muscoli retti addominali dalla linea mediana e nella trasformazione della linea alba in una lamina aponeurotica. 

Essa rientra in un quadro più ampio di malattia della parete addominale conseguente allo stretching patologico dei muscoli retti e delle fasce di rivestimento aponeurotico, che subiscono una forzata distensione, assottigliamento e parcellare lacerazione, per un incremento della superficie parietale oltre due volte la normale al 9° mese.

diastasi addominale

Diastasi addominale, perché viene?

L’aumento di pressione e volume della cavità addominale, conseguente alla gravidanza, all’obesità, allo sport ed all’eccessivo sforzo fisico, determina uno stretching della parete addominale con danno alle strutture muscolari, alle fasce aponeurotiche che avvolgono i muscoli e può determinare la separazione o diastasi muscolare, che può essere di due tipi:

1) diastasi mediana nota come diastasi dei muscoli retti: separazione dei muscoli retti sulla linea mediana, che rappresenta la forma più comune; 

2) diastasi laterale: separazione dei muscoli retti dai muscoli obliqui, presente nei casi di danno maggiore. Si possono rilevare frequentemente aree di lacerazione dei muscoli retti associate.

diastasi addominale

Quali sono le cause più comuni? 

Vediamo nel dettaglio le cause più comuni della diastasi. 

Gravidanza

La diastasi: 

  • è evidente nel 66% delle donne nel terzo trimestre;

  • persiste nel 30-60% delle donne dopo il parto;

  • interessa soprattutto le donne che hanno esercitato attività sportiva prima e durante la gravidanza.

La percentuale aumenta nelle gravidanze successive e nelle gemellari, così come l’entità della diastasi e del danno parietale.

L’intervento chirurgico è preferibile che venga eseguito quindi il prima possibile, con tecnica che possa permettere gravidanze successive. 

diastasi addominale cause gravidanza
diastasi addominale sport

  Eccessivo sport, esercizio e sforzo fisico

    • Lattività sportiva non correttamente regolamentata può comportare la lacerazione dei muscoli retti e della linea alba e la conseguente diastasi dei muscoli retti da eccessivo sforzo fisico. 

      La concomitante ed inadeguata dieta alimentare durante lo sport può favorire l’insorgere della diastasi addominale da sforzo.

Aumento ponderale e obesità 

  • L’aumento progressivo del peso corporeo determina una distensione della muscolatura addominale e la trasformazione della linea alba in una lamina aponeurotica, non in grado di contenere adeguatamente i visceri addominali nella cavità.

  • L’aumento ponderale cronico e/o intermittente determina la medesima modificazione anatomica e funzionale della parete addominale.

diastasi addominale obesità

 Familiarità e genetica

 Tra i fattori che potrebbero causare diastasi addominale troviamo le malattie del collagene, con le modificazioni tissutali che determinano. 

 Età 

 L’età avanzata porta alla lassità tissutale

 

Come riconoscere la diastasi addominale? Valutazione e diagnosi

Per capire se si è in presenza di diastasi ed avere una diagnosi specifica del proprio caso il primo passo da seguire è quello di eseguire un piccolo test di valutazione.

Fase 1:  L’autovalutazione

Per iniziare bisogna tenere presente che il test va svolto in posizione supina, con le gambe piegate e i piedi ben saldi a terra.

  • Mettere una mano dietro la testa e l’altra sopra il muscolo addominale. Le dita devono essere sopra la linea mediana ma parallele alla linea della vita all’altezza dell’ombelico.
  • Premere leggermente con le dita sul muscolo addominale rilassato.
  • Sollevare testa e spalle dal pavimento senza piegare il collo e senza avvicinare il mento allo sterno, come per effettuare un “crunch” contraendo il muscolo addominale.
  • Cercare le pareti del muscolo muovendo le dita a destra e sinistra. Man mano che la contrazione aumenta, si dovrebbe notare una diminuzione del “foro” nell’addome, tra i due retti.
  • Inserire la punta delle dita di una mano nella fessura che si viene a creare, trasversalmente rispetto al retto dell’addome. Se almeno due dita sprofondano, potremmo essere in presenza di diastasi.

Fase 2:  La diagnosi

Se l’autotest ha rivelato la presenza di una possibile diastasi, per avere la diagnosi accurata bisognerà rivolgersi a uno specialista, che in sede di visita valuterà il caso specifico e indicherà quali saranno gli esami diagnostici da effettuare (generalmente un’ ecografia della parete addominale o TC).

Entro 3 mesi dal parto si può eseguire una Ecografia della parete addominale in posizione supina ed in piedi, sia a riposo che in valsalva (ossia sotto sforzo) per escludere la presenza di diastasi dei retti, ernie della linea mediana addominale (ombelicale, epigastrica, ipogastrica) e della regione inguinale e crurale.

diastasi addominale clarius

Lo studio TC o RM, con scansione della parete addominale a riposo ed in contrazione, è il punto di partenza per un’ accurata valutazione e costituisce la base per la definizione del programma terapeutico personalizzato per la migliore risoluzione del caso clinico specifico.

diastasi addominale tc

Perché bisogna curare la diastasi?

Non bisogna mai dimenticare che la diastasi addominale rientra in un quadro più ampio di malattia e, se non curata, potrebbe portare all’insorgere di altre problematiche associate. 

Quali possono essere le complicanze della diastasi?

La diastasi non trattata potrebbe portare ad alcune complicanze:

  • ernia singola, più frequentemente ombelicale o epigastrica;
  • ernie multiple localizzate sulla superficie aponeurotica mediana compresa tra i muscoli retti, sede di diastasi, con l’evidenza di molteplici forami, condizione nota come “swiss cheese”;
  • laparocele, conseguente a cedimento della sutura mediana, eseguita al termine di un intervento chirurgico addominale sulla superficie aponeurotica sede di diastasi dei muscoli retti, senza chiudere la diastasi mediante sutura diretta dei muscoli retti;
  • lacerazione dei muscoli retti e della lamina aponeurotica cronicamente trazionata e sfibrata;
  • disabilità
    psicologica: addome gonfio, con forma cilindrica, definito “a botte”, prominente a tal punto che simula il terzo trimestre della gravidanza
    fisica: nell’attività giornaliera, nell’esercizio fisico, nello sport, nel ponzamento e nell’impiego del torchio addominale durante l’evacuazione;
  • modificazione della postura del corpo;
  • dolore vertebrale e lombare.
diastasi addominale laparocele
 Immagine di paziente in posizione supina ed in contrazione addominale, con evidente Diastasi dei muscoli retti ed Ernia ombelicale recidiva (ernia precedentemente operata senza correggere la diastasi dei retti, quindi recidivata).
Si rileva una tumefazione centrale addominale esito del deficit di tenuta della parete addominale in presenza di Diastasi.
Si ringrazia il Paziente per aver concesso la pubblicazione delle immagini. 
Paziente con Diastasi dei muscoli retti ed Ernia ombelicale in posizione supina ed a riposo
Paziente con Diastasi dei muscoli retti ed Ernia ombelicale in posizione supina ed in contrazione addominale

Si rileva una tumefazione centrale addominale esito del deficit di tenuta della parete addominale in presenza di Diastasi.

Di frequente è possibile rilevare il movimento delle anse intestinali sotto la cute, in assenza della protezione della parete addominale muscolare nella zona sede di Diastasi dei muscoli retti.

Si ringrazia la Paziente per aver concesso la pubblicazione delle immagini

Come si cura la diastasi addominale?

La diastasi addominale purtroppo non è curabile. 

Nei casi meno gravi si può tentare di contenerla con esercizi dedicati, sotto la supervisione di specialisti. 

Nella maggior parte dei casi l’unica soluzione è chirurgica

Quando operare la diastasi addominale?

L’intervento chirurgico purtroppo è l’unica cura efficace nei casi di:

  • Diastasi con distanza tra i muscoli retti maggiore di 3 centimetri;
  • Diastasi con distanza infrarettale anche inferiore a 3 cm se complicata da ernie;
  • Diastasi associata a patologia correlata (modificazioni della postura e dolore lombare);
  • Diastasi complicata da ernia ombelicale (si puntualizza che, in presenza di ernia ombelicale e diastasi dei retti, l’ernia ombelicale rappresenta la complicanza della diastasi. La sola correzione dell’ernia ombelicale può risultare altamente fallimentare);
  • Diastasi complicata da ernia epigastrica;
  • Diastasi complicata da ernie multiple della regione mediana;
  • Diastasi complicata o associata a laparocele (es: cedimento della sutura interna post cesareo con erniazione e protrusione mediana sotto-ombelicopubica);
  • Diastasi associata o provocata da una lacerazione da sforzo della linea mediana o linea alba;
  • Diastasi associata a lacerazione muscolare del retto o dell’obliquo;
  • Diastasi Laterale, tra Muscolo Retto e Obliquo;
  • Diastasi Recidiva.

La Recidiva della Diastasi dei Retti:

E’ un evento spiacevole che innanzitutto necessita di una corretta diagnosi.

La misurazione corretta della distanza tra i muscoli retti deve essere eseguita tenendo presente che rappresenta la distanza tra le aponeurosi di contenimento dei muscoli retti.

Nella normalità l’aponeurosi del muscolo retto ed i fasci muscolari contenuti all’intero sono contigui e non rileviamo differenza significativa nella misurazione se il cursore viene posizionato sul piano dell’aponeurosi o a livello dei fasci muscolari in contiguità con l’aponeurosi.

In altri casi i fasci muscolari in prossimità dell’aponeurosi a livello del margini mediali sono lacerati, fratturati, assenti; in questo quadro clinico rileviamo una differenza significativa nella misurazione della diastasi se il cursore viene posizionato correttamente a livello del margine mediale del muscolo retto sull’aponeurosi o erroneamente a livello dei fasci muscolari fratturati distanti dall’aponeurosi anche centimetri. Una non corretta misurazione può determinare una diagnosi errata di diastasi recidiva.

Una volta eseguita quindi una corretta misurazione, si considera una Diastasi Recidiva: 

  • Diastasi con distanza infrarettale maggiore di 3 centimetri, con integrità del tessuto fibroso aponeurotico di connessione tra i retti.

  1. Nel caso non sia stata posizionata durante l’intervento chirurgico una rete protesica a protezione della ricostruzione della parete e della linea mediana addominale, la Diastasi Recidiva si può associare a patologia erniaria  (ernia ombelicale, epigastrica, ipogastrica) e l’intervento chirurgico correttivo risulta necessario.
  2.  Nel caso sia stata posizionata durante l’intervento chirurgico una rete protesica a protezione della ricostruzione della parete e della linea mediana addominale, rilevare una Diastasi con distanza infrarettale di 3-4 centimetri non è clinicamente significativo e necessita solo in pochi casi di un intervento chirurgico correttivo. Una corretta riabilitazione della parete muscolare e la presenza della protezione della rete protesica può essere sufficiente ad ottenere un buon risultato.
  • Diastasi con distanza infrarettale inferiore ai 3 cm viene considerata patologica nel caso sia lacerato o interrotto il tessuto fibroso aponeurotico di connessione tra i muscoli retti. Il tessuto di connessione può essere stato sezionato per scelta tecnica durante il primo intervento, o può essersi lacerato successivamente per scarsa tenuta. In entrambi i casi si viene a delineare una patologia nota come Laparocele.

Come risolvere la diastasi addominale?

Come si può risolvere allora la diastasi addominale? Come detto, nella maggior parte dei casi la soluzione può essere solo chirurgica. 

Quando l’intervento è inevitabile l’impiego di una tecnica mini-invasiva costituisce un importante vantaggio per il paziente.

L’intervento ricostruttivo deve ripristinare l’anatomia, la funzione e l’estetica della parete addominale, percorrendo strade chirurgiche il più possibile mini-invasive a cui corrispondano anestesie più leggere e meno gravose per l’organismo. 

La soluzione: la tecnica LAP-T 

Risolvere la diastasi addominale in modo efficace è possibile, con un intervento chirurgico dedicato, affinato nei dettagli sulle specificità di ogni singolo caso e con un risultato stabile nel tempo.

La Tecnica LAP-T, ideata ed eseguita dal Professor Giuseppe Pozzi, consente il trattamento mini-invasivo di casi clinici anche avanzati con distanza dei muscoli retti fino a 12 cm ed ernie e laparoceli eventualmente associati.

 

diastasi addominale immagine
Disegno raffigurante la Diastasi dei Muscoli Retti, ossia la Separazione mediana dei Muscoli retti.

Disegno raffigurante la risoluzione mini-invasiva della Diastasi dei muscoli retti con tecnica LAP-T, con la stabile sutura muscolo-aponeurotica dei Muscoli Retti, la ricostruzione della linea mediana ed i 3 piccoli punti di accesso sovranpubici per l’ingresso degli strumenti della Laparoscopia gas-less.

Immagine pre-operatoria

Diastasi dei muscoli retti ed Ernia ombelicale

È evidente la separazione dei muscoli retti dalla linea mediana addominale

Si ringrazia la Paziente per aver concesso la pubblicazione delle immagini. 

Immagine post-operatoria Tecnica Lap-T

Diastasi dei muscoli retti ed Ernia ombelicale

Sono quasi invisibili le millimetriche cicatrici chirurgiche sotto il segno dello slip

Si ringrazia la Paziente per aver concesso la pubblicazione delle immagini. 

diastasi addominale lap-t
Foto al termine dell’intervento chirurgico eseguito con tecnica LAP-T

Le frecce indicano 3 punti di ingresso dello strumentario laparoscopico

Immagine al termine dell’intervento con Tecnica Lap-T

Le frecce indicano la linea mediana ricostruita con sutura muscolo-aponeurotica introflettente personalizzata, dedicata al caso clinico specifico.  La tecnica di esecuzione della sutura mediana metterà in evidenza la “turtle shape” della parete addominale.

Paziente Body Builder in gara 6 mesi dopo la ricostruzione con tecnica LAP-T in fase di consolidamento (ricostruzione eseguita per lacerazione della linea mediana addominale da sforzo eccessivo, con diastasi asimmetrica dei muscoli retti, distanza infrarettale circa 7 cm, ernia ombelicale ed ernia epigastrica recidiva dopo intervento open con rete protesica, eseguito in altra sede). 
Il rapido ritorno allo sport è una delle prerogative della tecnica LAP-T.
Si ringrazia il Paziente per aver concesso la pubblicazione delle immagini

 

 

 

 

 

Prof. Giuseppe Pozzi:

il Paziente al Centro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'Esperienza dei Pazienti

 

 

 

 

Carola Posati
Carola Posati
Dottore, professionista e uomo da 5 stelle!!!! Sono stato operato dal dottore a Febbraio 2023 per una diastasi addominale di 10.5 cm e varie ernie non risolte da un precedente intervento effettuato in ambito ospedaliero da medici a dir poco incompetenti. Il professore è una persona estremamente preparata. Oggi posso dire di essere rinato grazie al suo operato. La sua tecnica mini invasiva non lascia segni evidenti , anche per un'operazione complicata come quella a cui mi sono sottoposto. Vado costantemente alle visite di controllo dove il professore controlla l'andamento della guarigione. La diastasi è una patologia che può condizionare pesantemente lo stile di vita e la salute non affidatevi a medici non specializzati in questo campo. Grazie prof.Pozzi !!! Maurizio
elena pellegrino
elena pellegrino
Sono stata opera dal Prof Pozzi più di un mese fa per una diastasi di 8 cm e 3 ernie … Mi ha letteralmente combinato la vita ! È stato un po’ doloroso l’intervento ma nel giro di pochi giorni ho ripreso la mia vita come prima … anzi meglio ! Non tardate a fare l’intervento se volete un consiglio perché farete più danno che altro ! Il Prof mi ha seguito passo passo in tutto è … TOP ! Sono felicissima dopo 3 anni dal parto mi sono tolta quella brutta panzetta che mi faceva sembrare ancora incinta di 4 mesi Grazie Prof …!!! Un caro abbraccio
carmela Merafina
carmela Merafina
Il migliore! Non credo ci siano altri aggettivi per definire il prof. Pozzi. Conosco il professore da quasi vent’anni, ha operato praticamente tutti in famiglia e continueremo a riporre fiducia nei suoi confronti. Le caratteristiche che lo contraddistinguono sono : la precisione, l’elevata competenza, la cordialità e la disponibilità. In precedenza abbiamo avuto diverse esperienze con altri medici ma solo lui è stato in grado di risolvere i problemi di salute di mia madre, da allora è la nostra guida su tutto!
Nancy Spartano
Nancy Spartano
Altissima professionalità ,serietà ,coerenza e conoscenza.
Silvana Occhipinti
Silvana Occhipinti
Buongiorno, Desidero lasciare la mia testimonianza perché credo sia un modo per ringraziare infinitamente il Professor Pozzi e aiutare altre persone che non sanno a chi affidarsi per riprendere a vivere “normalmente”. In sintesi vi racconto il mio percorso. A gennaio 2021 mi viene diagnosticata una piccola ernia ombelicale e, a detta dei chirurghi, niente di problematico (tutti medici privati che avevo consultato non capendo che cosa mi stesse accadendo). Quest’ernia mi procurava continui fastidi e sopratutto mi impediva di vivere come avevo sempre fatto: non potevo più frequentare la palestra perché mi era stato vietato, non potevo prendere in braccio mia figlia e nemmeno caricare borse pesanti della spesa in automobile… Sembrano banalità, ma nella routine quotidiana hanno un loro peso, soprattutto per chi come me è sempre stata indipendente e attiva. Il 13 agosto 2022 finisco al pronto soccorso per forti dolori addominali: vengo dimessa dopo 10 ore senza alcun esame diagnostico (ecografia o tac) dopo aver dichiarato l’esistenza di un’ernia ombelicale. Ho preteso almeno che mi vedesse un chirurgo il quale mi disse semplicemente che avrei dovuto operarmi (3 anni di attesa..) Il problema è che nessuno mi dava mai una diagnosi ! Operare sì, ma esattamente che cosa??? Il nulla. Disperata e con molti timori, decido di fissare una visita con il prof. Pozzi a Roma i primi di settembre: finalmente ho visto la luce. Finalmente un vero professionista. Mi ha accolta e ascoltata con grande umanità, i suoi modi sono più unici che rari; ho eseguito una tac da lui prescritta e alla fine mi ha chiarito ogni dubbio. Nessuno, e ripeto, nessuno prima del Professore, mi aveva detto che l’ernia era causata dalla diastasi … Dopo la prima visita ho deciso di operarmi immediatamente. Mi sono sentita al sicuro fin da subito. Durante l’intervento il Professore ha trovato anche un’ernia epigastrica… Sono passati tre mesi dall’operazione e posso dire di essere sempre più felice. La chirurgia mini invasiva del prof Pozzi è stata una scelta vincente: Non ho sofferto per l’anestesia, non ho sofferto molto nemmeno nel post operatorio. Al tredicesimo giorno ero al lavoro e mi sto riprendendo in fretta grazie alla riabilitazione… Credo che sarebbe impensabile ottenere tutto ciò con la chirurgia tradizionale …(io che odio le cicatrici poi… con la lap T ho tre buchini impercettibili.) Grazie di cuore Professore e al prossimo controllo! Silvana
Stefania Lenzi
Stefania Lenzi
Vorrei parlare della mia esperienza, per poter dare una speranza a tante persone che come me si sono trovate improvvisamente in un incubo, dal quale sto uscendo grazie al Prof. Pozzi. Un Professionista di una pazienza e una dolcezza costante, che ha saputo prendermi per mano e curare prima le mie ferite dell' anima e poi quelle del corpo.Un anno fa ho eseguito un intervento di mastectomia bilaterale, Annessiectomia, ricostruzione mammaria bilaterale con lembo diep doppio. Non sto a raccontarvi il calvario di dolore fisico e mentale, sfiduciata nei confronti dei Professionisti che mi avevano seguito fino a quel momento e sentendomi in un tunnel senza uscita!!!! Ho avuto la fortuna di incontrare il Prof. Pozzi, avvilita triste e piena di domande. Ho trovato una persona immensa dal punto di vista umano e professionale. Il mio addome gonfiava sempre di piu' e mi ritrovavo con una grossa Diastasi addominale. La mia vita e' ricominciata il 6 novembre 2021 a Milano quando sono entrata nel suo ambulatorio. Voglio citare una frase del Prof. In quella 1 visita " Cara Stefania adesso ritroviamo un po te stessa, io non sono abituato a operare un corpo ma un essere umano.E li ho trovato la forza di rialzarmi, di crederci ancora, di dargli fiducia. Il 24 giugno 2022 mi ha operato di ( viscerolisi, ricostruzione al laparocele permagno, ernia inguinale bilaterale aderenze addominali, ipoatrofia dei muscoli addominali inferiori con eventrazione dell' addome inferiore) Siamo stati coccolati da lui e tutto il suo staff per 6 giorni e il 30 giugno sono tornata a casa. Il mio percorso non e' finito ma sto bene e non ho piu' paura, ne io ne la mia famiglia, grazie alla sua disponibilita' a fornire informazioni a ogni nostra domanda. Vorrei concludere con una frase in cui lo rivedo molto " OLTRE E' DOVE ARRIVANO LE PERSONE SPECIALI". Grazie Prof.Pozzi con immensa gratitudine e affetto Stefania. Sono passati 6 mesi da quando il Prof.Pozzi mi ha operato e sono qui a dirgli ancora mille volte GRAZIE per tutto quello che ha fatto e fa per me, mi ha permesso di riprendere in mano la mia vita e poter condividere con la mia famiglia queste Feste in serenita'. E se ogni tanto l' incubo vissuto rivive nei miei pensieri, lui sa sempre trovare le parole giuste per rialzarmi e continuare insieme questo percorso. So che quando affronteremo gli altri interventi lui sara' li e mi bastera' sentire la sua mano e vedere il suo dolce sorriso per non aver paura. Vi auguro che se la vita vi mette a dura prova, possiate avere la Fortuna che ho avuto io di incontrare una Persona oltre che a un Professore SPECIALE GENTILE SENSIBILE, una medicina per l' anima, il mio ANGELO sulla terra. Grazie Professore con tutta la mia stima e il mio immenso affetto. Stefania Lenzi.
Isabella Rizzo
Isabella Rizzo
Mi fu riscontrata la diastasi dei muscoli retti addominali per puro caso, durante uno screening aziendale. Mi documentai e capii che ad essa erano dovuti i miei disturbi come: mal di schiena, difficoltà nel fare qualsiasi sforzo (come prendere in braccio i bambini), cattiva digestione, eccessivo gonfiore addominale. Così comiciai a cercare un chirurgo e, anche grazie alle ottime recensioni positive, prenotai una visita con il Prof. Pozzi. Durante la visita mi colpì molto la sua professionalità, lesse con tanta attenzione i miei esami e mi diede tanti consigli su come monitorare alcuni aspetti riguardanti la mia salute. Mi parlò dell'intervento e mi resi conto della tecnica particolarmente evoluta che sarebbe stata utilizzata, con il massimo rispetto del paziente. Notevole è stato anche il suo impatto dal punto di vista umano, mostrando una gentilezza ed empatia fuori dal comune. Grazie alla sua vicinanza ho affrontato il tutto senza paure: andai con lui in sala operatoria e al risveglio c'era lui a tranquillizzarmi. Una volta tornata a casa, mi ha seguito costantemente nella ripresa, suggerendomi gli esercizi da svolgere e rendendosi disponibile per eventuali dubbi/consigli. Impeccabile anche il clima e l'organizzazione della struttura in cui fui operata. Ancora grazie Professore per la dedizione, la professionalità e l'umanità dimostrata.
Miriana_7
Miriana_7
Buonasera a tutti...Carissimo prof.Pozzi , è passato poco più di un mese dal nostro intervento, e per quanto rapida è stata la ripresa, mi sembra un sogno. Il nostro percorso riabilitativo è appena iniziato, ma sono sicura e fiduciosa che tutto andrà per il meglio. Mi guardo allo specchio e solo ora inizio ad apprezzare ed ammirare il mio addome. Ho avuto la fortuna di incontrare lei sul mio cammino e sono sicura che non è stato un caso. La sua umanità ed empatia la rendono speciale, valori che si aggiungono ad una immensa professionalità. Ricordo quella nostra stretta di mano poco dopo il mio intervento, lei era li accanto al mio letto a darmi forza e coraggio dicendomi che l'intervento era andato benissimo. Avevo tante paure prima dell'intervento, ma lei ha saputo conquistare la mia fiducia sin dal primo incontro e non mi pento della scelta fatta. Grazie prof.Pozzi perchè non ci fa sentire dei numeri ma degli esseri umani bisognosi di serietà ,umanità e professionalità da parte di un medico, e in lei queste componenti non mancano. Un abbraccio affettuso Miriana
Noris Cancellieri
Noris Cancellieri
Un addome come il mio? Si veramente un addome importante...Sono affetta da diabete mellito, morbo di addison, A.R., ho subito un intervento di tiroidectomia totale. Ho consultato diversi chirurghi e nessuno è stato all'altezza di eseguire tale intervento. Nell'incontro con il professore, si sono attivate delle dinamiche che sono evolute sempre in positivo. Il professore ti sa accogliere, ti senti accarezzata e non violata. Il nostro cammino di rinascita sta continuando, specchiarsi e vedere il proprio corpo che prende forma, sentirsi bruco per poi diventare farfalla. Grazie di cuore. Cancellieri Noris
Giovanna Puzio
Giovanna Puzio
Salve a tutti vorrei raccontarvi la mia storia finita a lieto fine grazie all’illustre prof. Pozzi. Nel lontano 1981 ho subìto un intervento di appendice peritonite al pronto soccorso dell’ ospedale Cardarelli di Napoli. Quell'intervento mi ha lasciato sull’addome una ferita bruttissima sotto la quale dopo una decina di anni si è formata un'ernia, la cosiddetta "Laparocele", che man mano è cresciuta sempre di più. Durante questi anni di sofferenza fisica e psicologica ho deciso di sottopormi ad una visita perchè l’ernia stava cominciando a portarmi dei fastidi, ma la paura di sottopormi ad un intervento era tanta. Un giorno navigando su internet alla ricerca di un bravo specialista, il mio Buon Dio mi ha portato sulla pagina del grandissimo Professor Pozzi. Ho subito fissato un appuntamento e così da Napoli mi sono recata a Roma. Sono entrata in quella stanza tutta angosciata e triste, ma dopo il colloquio e la visita col Professore, come per magia le mie paure e la mia ansia sono svanite e hanno preso posto la fiducia e la tranquillità trasmessemi dalla sua eccellente chiarezza, umanità e competenza. Il 13 aprile 2021 mi sono sottoposta così al fatidico intervento. In sala operatoria è stato eccezionale, umano e paziente, davvero un angelo mandato da Dio sulla terra per salvare vite! Ringrazio il Signore tutti i giorni per avermi fatto conoscere il Prof.Pozzi, il mio Grandissimo Professore, sempre disponibile e pronto a supportarmi prima e dopo l'intervento. Le saró sempre rinconoscente e La porterò sempre nel mio cuore. GRAZIE!

 

 

 

 

Prof Giuseppe Pozzi

Roma - Milano

Chirurgia Privata   -   Non Opera nel Sistema Sanitario Nazionale             

Contatti

 

 

 

 

Telefono

 

 

Segreteria:
+39 388 1013636

Orari di segreteria:
Dal Lunedì al Venerdì  9:00 - 18:00

Per informazioni ed appuntamenti:
+39 388 1013636

Emergenze:
+39 337 794208

 

 

 

 

 

E-mail

 

 

Pazienti Italiani: 
segreteria@giuseppepozzi.com

International Patients:
segreteria@giuseppepozzi.com

Segreteria scientifica per Docenze, Tutoring e Congressi:
segreteria.profpozzi@gmail.com

 

 

Dove siamo

 

 

Roma

Clinica Quisisana - V. Gian Giacomo Porro 5

Clinica Nuova Villa Claudia - V. Flaminia Nuova 280

Milano

Clinica La Madonnina - V. Quadronno 29

 

 

 

 

 

 

 

 

Prof Giuseppe Pozzi

Roma - Milano   

Chirurgia Privata

Non opera nel Servizio Sanitario Nazionale

Richiedi Informazioni

 

 

 

 

GDPR

Comunicazioni

Leggi la Privacy Policy*

  SURGICAL EXCELLENCE & HEALTHCARE STP SRL | Piazza di Trevi 100 - 00187 Roma | P. Iva: 12872281006