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Ernia e Laparocele

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Ernia

Che cos’è l’Ernia?

L’ernia è la fuoriuscita di tessuto da una cavità che fisiologicamente lo contiene attraverso un difetto della parete.

Solo per fare chiarezza,

  • con la seconda parola della definizione si descrive la zona o regione anatomica del difetto parietale attraverso cui fuoriesce l’ernia: Ernia inguinale, Ernia crurale, Ernia ombelicale, Ernia epigastrica
  • con la terza parola della definizione si descrive il contenuto e il quadro clinico: Ernia inguinale semplice, intestinale, complicata, intasata, strozzata…

Laparocele

Cos’è il Laparocele? 

È un’ ernia che fuoriesce da una zona sottoposta ad intervento chirurgico.

Consegue al cedimento della sutura e cicatrice chirurgica addominale.

Rappresenta la fuoriuscita di tessuto, prevalentemente intestino, dalla cavità addominale attraverso il cedimento e l’apertura della parete addominale nella sede di pregresso intervento chirurgico.

ernia laparocele

È una patologia purtroppo molto frequente, che interessa circa il 30% dei pazienti sottoposti a chirurgia addominale aperta. Si evidenzia come una tumefazione nella zona della cicatrice chirurgica. 

La tumefazione corrisponde alla protrusione di tessuto addominale, spesso intestino, che ernia all’esterno attraverso la lacerazione della sutura muscolare eseguita al termine del pregresso intervento. I margini muscolari si distanziano quindi progressivamente, si retraggono, con l’evidente formazione di un vero e proprio “buco” o “difetto” parietale.

Ernia laparocele: Autovalutazione e sintomatologia

Il paziente può effettuare un’autovalutazione per accertarsi della presenza del laparocele, in piedi di fronte allo specchio.

In questa posizione è infatti possibile evidenziare una tumefazione rotondeggiante o ovalare che emerge in relazione alla cicatrice chirurgica del pregresso intervento.

Può esordire con una sintomatologia dolorosa addominale alternante o in alcuni casi acuta, tale da richiedere un pronto soccorso e un intervento chirurgico d’urgenza per strozzamento e occlusione intestinale.

 

 

Consigli dell’Esperto

Prima di intervenire chirurgicamente su ernie della parete addominale e laparocele, occorre fare alcune considerazioni.

1. Evitare l’esercizio fisico

L’esercizio fisico, lo sport e la fisioterapia riabilitativa non sono di aiuto prima dell’intervento. In particolare, esercitare i muscoli addominali ed eseguire sforzi può portare a un peggioramento delle ernie e del laparocele. 

2. Usare una pancera contenitiva addominale

In attesa dell’intervento, la pancera contenitiva è consigliata per: 

  • l’ernia ombelicale, epigastrica, ipogastrica e nel laparocele
  • per stabilizzare il livello di patologia
  • per evitare un ulteriore ampliamento del difetto muscolare

La pancera va indossata tutti i giorni, dal risveglio mattutino alla sera prima del riposo notturno.

Si precisa che in caso di ernia inguinale e crurale non è utile. 

3. Diagnosi accurata

L’ecografia, eseguita a riposo ed in ponzamento, è dimostrativa dell’esatta dimensione dell’ernia e del diametro del difetto della parete addominale attraverso cui l’ernia stessa esce all’esterno, così come del contenuto: ernia adiposa o ernia intestinale, più pericolosa per le gravi complicanze che può provocare.

La Risonanza Magnetica e la TC consentono una diagnosi più precisa della patologia parietale e di eventuali malattie concomitanti. La RM della colonna vertebrale si rende frequentemente necessaria per lo studio delle cause del dolore lombare conseguente al cambio posturale che si verifica nei casi di laparocele.

Nel Laparocele è importante verificare lo stato della malattia che ha comportato l’intervento pregresso, la cui cicatrice ha esitato nel Laparocele stesso ed escludere eventuali patologie concomitanti e associate alla patologia erniaria al laparocele. 

4. Sottoporsi all’intervento

Dopo una corretta diagnosi, è importante sottoporsi allintervento quanto prima,  in questo modo la ricostruzione del difetto sarà sempre possibile. 

Infatti, il peggioramento delle ernie e del laparocele, con l’ampliamento della breccia muscolare e la retrazione cicatriziale dei margini muscolo-aponeurotici, rende più complessa la ricostruzione, più lungo il tempo operatorio e prolungata la convalescenza ed espone al rischio di strozzamento dell’intestino erniato. 

Ernia e laparocele, come risolvere?

L’intervento mini-invasivo ricostruttivo

L’Ernia ed il Laparocele si risolvono in modo definitivo in Mini Laparoscopia.

L’intervento ricostruttivo deve ripristinare l’anatomia, la funzione e l’estetica della parete addominale, percorrendo strade chirurgiche il più possibile mini-invasive a cui corrispondano anestesie più leggere e meno gravose per l’organismo.

La cura del paziente va perseguita infatti con l’obiettivo del massimo risultato con la minima invasività scientificamente possibile.

Obiettivo della Tecnica

La tecnica mini laparoscopica Gas Less si pone come obiettivo la Restitutio ad Integrum anatomica, funzionale ed estetica della parete sede del difetto e la stabilizzazione del risultato nel tempo con l’applicazione di una rete protesica sul versante interno della parete addominale a rinforzo della ricostruzione eseguita. 

Punti Cardine della Tecnica Chirurgica Mini Laparoscopica

  • Anestesia dedicata, senza intubazione orotracheale
  • 3 micro-incisioni millimetriche, tutte ricostruite al termine senza punti esterni
  • Mini-laparoscopia Gas Less o a pressione fisiologica
  • Visione intraoperatoria precisa e magnificata nel dettaglio in 3D, HD, 4K
  • Tecnologia e strumentazione innovativa e miniaturizzata
  • Riparazione accurata personalizzata e stabile della regione sede di difetto parietale
  • Impiego della personale tecnica innovativa di sutura e chiusura del difetto parietale e ricostruzione dei piani anatomici della regione
  • Impiego di reti protesiche di ultima generazione (ultra-sottili, completamente assorbibili o semi-assorbibili), la cui applicazione stimola la produzione di collagene e neo-tessuto, implementando la stabilità della ricostruzione parietale nel tempo
  • Dettagli tecnici specifici dedicati agli sportivi
  • Assenza di tubi di drenaggio e catetere vescicale
  • Risveglio atraumatico dall’anestesia, senza sensazione di nausea o vomito
  • Minimo trauma locale e generale, che corrisponde a minimo dolore e breve degenza post-operatoria con rapida ripresa delle attività quotidiane, sportive ed agonistiche

Si rimanda alle pagine specifiche la descrizione dettagliata dei singoli argomenti

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