Diastasi: Tecnica LAP-T e Cute
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Diastasi Addominale: Tecnica LAP-T e gestione della Cute
Dopo la correzione della Diastasi e delle patologie erniarie con la Tecnica LAP-T in mini laparoscopia e la riabilitazione personalizzata della parete addominale, i risultati estetici e funzionali sono ben evidenti:
- i segni delle 3 millimetriche incisioni sotto il segno dello slip tendono nel tempo ad essere sempre meno visibili;
- perdita della forma cilindrica patologica dell’addome;
- ricomparsa della fisiologica silhouette del punto vita e dei fianchi;
- introflessione ombelicale;
- un addome finalmente tonico e piano.
Eccesso di Tessuto Adiposo Sottocutaneo
Al termine dell’intervento chirurgico, durante la stessa anestesia senza modificazione della mini-invasività, attraverso le micro incisioni sovrapubiche della tecnica LAP-T possono essere eseguiti dall’équipe dedicata:
– la liposuzione mini-invasiva,
– l’innovativa liposuzione metabolica
Cura della Cute Distrofica o in Eccesso
La cute distrofica o la cute in eccesso in molti casi si può curare e non necessariamente rimuovere.
Nei casi di cute in eccesso in regione sovrapubica o ombelicale, abbinare un risultato estetico cutaneo è importante per completare l’intervento in modo soddisfacente da tutti i punti di vista, e si realizza con:
– nei casi lievi: la cura della cute si esegue con creme specifiche od oli (prima e dopo l’intervento con tecnica LAP-T);
– nei casi di danno cutaneo moderato: la cura avviene con l’impiego di cellule staminali (trattamento intra-operatorio durante LAP-T) tecniche di sospensione-distensione della cute (due mesi dopo LAP-T) innovativa strumentazione dermatologica rigenerativa della qualità, dello spessore e del tono cutaneo (due mesi dopo LAP-T).
Tecnica LAP-T e rimozione della cute
Alcuni punti salienti:
1) Dopo la ricostruzione della diastasi con la tecnica LAP-T, la cute si distribuisce in modo omogeneo sulla superficie addominale, scorrendo ed adattandosi alla nuova anatomia senza formazione di nuove pliche o pieghe. La cute infatti non è aderente al muscolo retto ma scivola sul piano muscolare durante la chiusura della linea mediana.
2) La cute può necessitare in casi specifici di cure ed idratazione pre e post-operatoria per ottimizzare il risultato.
3) Quando il danno cutaneo è ingente si abbina la Tecnica LAP-T a soluzioni tecniche eseguite nei casi più complessi da Chirurghi Plastici presenti all’intervento chirurgico mini-laparoscopico.
Quindi, per la cura chirurgica della cute distrofica – assottigliata o in eccesso, al termine della ricostruzione della Diastasi con tecnica LAP-T, l’intervento prosegue con diverse opzioni:
- impiego locale di cellule staminali;
- utilizzo di fattori rigenerativi della pelle e del sottocute;
- l’uso di device innovativi per la distensione della pelle;
- Dermolipectomia Mini-invasiva, nei casi più gravi che necessitano della rimozione della cute, poiché non curabile ed effettivamente in eccesso.
Nei casi di Diastasi dei retti e grave compromissione della cute si associano due Tecniche Mini-Invasive ed i loro vantaggi nello stesso intervento chirurgico, sempre eseguito in anestesia senza intubazione orotracheale:
- Tecnica LAP-T chiusura della diastasi in Mini Laparoscopia gas less, ricostruzione anatomico-funzionale della linea mediana addominale e dell’orifizio ombelicale, stabilità nel tempo del risultato ( oltre 1000 pazienti operati in assenza di recidive).
- Dermolipectomia mini-invasiva incisione sovrapubica esangue, minima possibile resezione con minimo trauma della cute in eccesso, senza scollamenti, assenza di tubi di drenaggio, assenza di punti esterni sulla cute, valorizzare l’aspetto visivo del risultato finale
Vantaggi di LAP-T + Dermolipectomia mini-invasiva
Quindi nei casi avanzati di diastasi dei retti presenza di cute in eccesso, con questa due procedure mini-invasive abbinate nello stesso intervento chirurgico,
- si evita il trauma anestesiologico e chirurgico della classica addominoplastica;
- assenza di tubi di drenaggio;
- assenza di punti cutanei esterni;
- assenza di catetere vescicale;
- non si rilevano le note complicanze (sieromi ed ematomi) della classica addominoplastica;
- con la tecnica LAP-T si minimizza il rischio delle recidive della diastasiNella classica addominoplastica è presente purtroppo come è noto un’ alta incidenza di recidiva della diastasi, dovuta a più fattori:
l’eccessiva chiusura ed unione dei muscoli retti con suture a corsetto (la fisiologica anatomia della linea alba addominale prevede la distanza dei muscoli retti da pochi millimetri fino anche ai due-tre centimetri); la defunzionalizzazione muscolare che ne può conseguire; l’assenza protettiva della rete protesica, che nel piano sottocutaneo non viene e non dovrebbe essere applicata.
Da tutte queste considerazioni e molte altre si comprende che, nel caso vi sia cute in eccesso da asportare, non convenga eseguire una classica addominoplastica.
La soluzione è semplice e riposta in un unico intervento con anestesia light e due tecniche mini-invasive abbinate:
- Tecnica LAP-T eseguita personalmente dal Professor Pozzi
- Dermolipectomia mini-invasiva e tutte le integrazioni estetiche necessarie e desiderate, eseguita da un chirurgo plastico dell’équipe con competenza dedicata.
La Cute Peri-Ombelicale
La cute peri-ombelicale ed il suo trattamento meritano un ulteriore paragrafo specifico.
La cute periombelicale può risultare distrofica, assottigliata e con eventuali smagliature.
I casi più complessi si configurano quando la cute periombelicale è malata me la restante cute addominale si presenta normale.
La risoluzione completa o parziale del danno cutaneo esclusivamente periombelicale, non dovrebbe prevedere un’ampia incisione a sorriso sovrapubica, con rimozione della cute sana compresa tra pube e la regione sotto-ombelicale, sperando di far scendere in basso trazionandola la cute dell’ombelico malata.
Spesso la cute malata periombelicale, anche se fortemente trazionata in basso, non arriva al pube.
Se utilizzata comunque questa soluzione chirurgica, ci si potrebbe trovare:
1) con un’ampia incisione tra le due spine iliache sotto lo slip ed una incisione verticale più o meno estesa nell’area ombelico-pubica, oltre ad un importante scollamento sottocutaneo;
2) con un’ampia incisione tra le due spine iliache sopra il segno dello slip, ben evidente a metà circa tra l’ombelico ed il pube, al fine di evitare l’incisione verticale, oltre ad un importante scollamento sottocutaneo
Soluzioni meno invasive esistono.
In questi casi, attraverso tecniche eseguite nei casi più complessi da chirurghi plastici presenti all’intervento, la cute periombelicale può essere:
- rimossa con l’impiego di una piccola incisione che residuerà intraombelicale;
- introflessa in parte con l’ombelico ed essere celata nel cono ombelicale;
- trattata con cellule staminali;
- distesa con tecniche innovative;
- trattata dopo l’intervento con device specifici ad uso specifico dermatologico per ottenere l’aumento di spessore e densità e migliorarne l’aspetto visivo. Si possono usare anche tecniche combinate poiché ogni caso è a sé e deve essere interpretato e gestito nello specifico, tenendo conto del desiderata e del consenso della/del paziente.
In sintesi
Nella stessa seduta operatoria, con equipe multidisciplinare dedicata e la partecipazione di chirurghi plastici, l’intervento si può completare con procedure estetiche mini-invasive:
- la mini-liposuzione e la liposuzione metabolica;
- la cura e/o la rimozione della cute in eccesso senza scollamenti tissutali sempre con tecnica mini-invasiva. È importante considerare questo tipo di opzione (dermolipectomia) e distinguerla dalla ricostruzione della parete muscolare. Avere una parete addominale che possa essere stabile nel tempo dopo la ricostruzione è fondamentale, questo è uno degli obiettivi di chi sceglie la tecnica LAP-T.
La cute si può trattare al termine della tecnica LAP-T in pochi minuti senza trauma.
Prof. Giuseppe Pozzi:
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