Diastasi: Consigli dell’Esperto
L’Eccellenza in Chirurgia ispirata e dedicata alla cura e al benessere del paziente.
Diastasi, i consigli del Prof. Pozzi
Specialista in Chirurgia Generale e Chirurgia Toracica
“Studio la Diastasi, le sue complicanze ed implicazioni dal 2006. Ho operato con tecnica mini-invasiva LAP-T ® senza recidive oltre 2000 pazienti con Diastasi dei muscoli retti primitiva e recidiva, insorta a seguito della gravidanza, sport eccessivo, obesità e malattia su base genetica.
Si tratta della casistica internazionale sulla diastasi in Mini Laparoscopia più numerosa e con i migliori risultati.
Insegno la Tecnica LAP-T ® nelle Scuole di Alta Chirurgia dedicate a chirurghi già formati sia universitari che ospedalieri
Migliaia sono le visite ed i controlli postoperatori che ho eseguito nel tempo.
In un campo in cui regna purtroppo confusione, scarsa scientificità nell’informazione e improvvisazione professionale, mi sento in dovere di scrivere alcuni consigli che nascono dalla mia pluriennale esperienza in chirurgia mini-invasiva della diastasi addominale.”
La parete addominale è un organo con una sua specifica funzione ed anatomia, che vengono perse in presenza di diastasi addominale. La diastasi dei muscoli retti o diastasi addominale è quindi una patologia, in grado di dare sintomi e complicanze.
La diastasi è parte di un quadro più ampio di malattia.
L’aumento di pressione e volume della cavità addominale, conseguente alla gravidanza, all’obesità, allo sport ed all’eccessivo sforzo fisico, determina uno stretching della parete addominale con danno alle strutture muscolari, alle fasce aponeurotiche che avvolgono i muscoli, e può determinare la separazione o diastasi muscolare di due tipi:
1) Diastasi Mediana o Diastasi dei Muscoli Retti:separazione dei muscoli retti sulla linea mediana che rappresenta la forma più comune.
2) Diastasi Laterale: separazione dei muscoli retti dai muscoli obliqui, presente nei casi di danno maggiore.
Si possono associare Lacerazioni muscolari ed Ernie della parete addominale
Lo stretching patologico della parete esita in una distrazione ed assottigliamento dei fasci muscolari con una modificazione della loro attività funzionale.
L’intervento di ricostruzione mini-invasiva della diastasi, sia essa mediana tra i muscoli retti o laterale tra muscoli retti e muscoli obliqui, va quindi sempre integrato con un “programma personalizzato di riabilitazione muscolare della parete addominale”.
Tutte le pazienti dopo la gravidanza devono iniziare la riabilitazione della parete addominale entro tre mesi dal parto.
Purtroppo in oltre 20% delle donne primipare è presente la diastasi postpartum.
La percentuale aumenta nella seconda gravidanza, nella gemellare e nelle sportive, casi in cui la riabilitazione non può essere correttamente eseguita a causa della separazione dei muscoli retti, che non riescono quindi a lavorare in modo fisiologico. In questi pazienti gli esercizi riabilitativi possono determinare un peggioramento della diastasi, soprattutto se sono presenti lacerazioni muscolari.
Risolvere la Diastasi risulta quindi prioritario e propedeutico alla riabilitazione e ad alla restituito ad integrum anatomica funzionale ed estetica della parete addominale.
La diagnosi della diastasi e delle patologie correlate
La diastasi dei muscoli retti non può essere inizialmente certificata con l’Ecografia. La Risonanza Magnetica e la TC 3D Low Dose hanno un livello di diagnosi più preciso, accurato ed oggettivo nello studio della parete addominale.
Valutare il pavimento pelvico è altrettanto importante; nella paziente con diastasi addominale possono concomitare sintomi come disturbi digestivi, incontinenza urinaria da sforzo o da urgenza e stipsi fecale.
La diagnosi precoce delle disfunzioni o di un iniziale prolasso mono o pluricompartimentale del pavimento pelvico consente, attraverso semplici esercizi di riabilitazione, la regressione del quadro clinico, evitando l’intervento chirurgico.
Durante lo studio RM o TC 3D low Dose della parete addominale è possibile estrarre le immagini per la valutazione della colonna vertebrale. Lo studio si rende frequentemente necessario per la valutazione delle problematiche conseguenti al cambio posturale che si verifica nei casi di Diastasi dei Muscoli Retti di grado elevato, con conseguente sintomatologia dolorosa.
L’esercizio fisico
Esercitare i muscoli retti addominali ed eseguire sforzi fisici peggiora la diastasi.
La fisioterapia riabilitativa, con esercizi personalizzati guidati da specialisti e personale esperto, in casi selezionati può stabilizzare la diastasi addominale ed evitarne il peggioramento.
L’intervento chirurgico
L’intervento chirurgico purtroppo è l’unica cura efficace nei casi di:
- Diastasi con distanza tra i muscoli retti maggiore di 3 centimetri sintomatica
- Diastasi anche con distanza tra i muscoli retti inferiore ai 3 centimetri se complicata da ernia
- Diastasi associata a patologia correlata (cambio di postura e dolore alla colonna lombare)
- Diastasi complicata da Ernia Ombelicale
- Diastasi complicata da Ernia Epigastrica
- Diastasi complicata da Ernie multiple della regione mediana.
- Diastasi associata a Laparocele post-cesareo
- Diastasi associata a Lacerazione da sforzo della linea alba
- Diastasi associata a Lacerazione del Muscolo Retto o del Muscolo Obliquo
- Diastasi Laterale, separazione tra Muscolo Retto e Obliquo
- Diastasi Recidiva
In presenza di ernia ombelicale e diastasi dei retti, l’ernia ombelicale rappresenta la complicanza della diastasi. La sola correzione dell’ernia ombelicale può risultare altamente fallimentare.
Obiettivi dell’intervento
L’intervento ricostruttivo deve ripristinare l’anatomia, la funzione e l’estetica della parete addominale, percorrendo strade chirurgiche il più possibile mini-invasive a cui corrispondano anestesie più leggere e meno gravose per l’organismo.
La cura della diastasi, nelle sue diverse forme, va perseguita infatti con l’obiettivo del:
- massimo risultato anatomico-funzionale-estetico
- la minima invasività chirurgica ed anestesiologica scientificamente possibile
- la stabilità nel tempo.
L’intervento va fatto una sola volta e bene
Si consiglia di non ritardare la decisione di sottoporsi all’intervento chirurgico.
Il tempo e l’attesa sono variabili negative che comportano:
- l’aumento progressivo della distanza tra i muscoli retti ed il peggioramento della diastasi
- la defunzionalizzazione dei muscoli retti con riduzione del tono e dello spessore muscolare
- l’aumento della distensione addominale ed un addome globoso che può simulare una gravidanza, maggiormente la sera
- la defunzionalizzazione muscolare e l’addome globoso evolvono nel tempo verso il floppy wall ossia “parete addominale molle” con muscoli di minimo spessore, scarso tono ed incapacità di contrazione
In tutti questi casi il programma post-operatorio di riabilitazione della parete addominale sarà più prolungato, al fine di normalizzare il tono e spessore dei muscoli retti e dei muscoli obliqui.
Attenzione
Infine alcuni Alert che mi sento in dovere di scrivere per creare chiarezza nel campo della diastasi addominale e che possano essere di aiuto alle persone che purtroppo sono portatrici di questa patologia:
- il rapporto medico-paziente è un elemento imprescindibile nel programma di cura
- bisogna valutare il curriculum del chirurgo e diffidare dii chi non lo pubblica e dell’inesperienza
- attenzione alle competenze professionali autoreferenziate, non maturate e consolidate nel tempo, non scientificamente certificate e riconosciute nel settore specifico della diastasi dei muscoli retti e nella chirurgia mini-invasiva della parete addominale.
- è preferibile affidarsi a professionisti che vi considerano innanzitutto una persona da curare e non solo una patologia da operare,
- il chirurgo dovrebbe consigliarvi ciò che è giusto fare e non proporre solo ciò che sa fare, o ancor peggio vi sconsigli ciò che non sa fare
- nella chirurgia della diastasi l’obiettivo è realizzare la più sicura e stabile ricostruzione della parete addominale con la minore invasività chirurgica ed anestesiologica scientificamente possibile
- l’innovazione tecnologica e l’impiego delle tecnologia in chirurgia deve essere finalizzata a ridurre l’invasività sul paziente ed essere quindi principalmente di aiuto al paziente. A volte si confonde in concetto di innovazione tecnologica e la finalità del suo utilizzo. Si parla oggi di Robotica ossia di una Laparoscopia Robot Assistita nel trattamento della Diastasi addominale come di una novità tecnologica, sebbene esista da oltre 20 anni. Questo è il caso in cui la scelta di questa specifica tecnologia viene impiegata poiché il Robot aiuta la capacità tecnica del chirurgo durante l’intervento Laparoscopico, penalizzando però il paziente con una maggior invasività dell’atto chirurgico e una maggior profondità dell’anestesia a cui viene sottoposto. Altre tecniche mini-invasive nel trattamento della Diastasi addominale, come la Laparoscopia, che nasce negli anni ’80 e la Laparoscopia Gas Less tecnica più recente, sono meno invasive. La Robotica è una valida tecnologia anche se datata, il problema è nel suo impiego nel trattamento della diastasi addominale in relazione ai minori vantaggi sul paziente rispetto ad altre opzioni tecniche chirurgiche.
- è importante conoscere le diverse tecnologie e le loro possibilità di impiego, senza mai perdere il punto di vista e sempre nel rispetto del paziente, della minor invasività possibile dell’intervento chirurgico e della minor entità dell’anestesia
La ricostruzione deve avere caratteristiche che personalizzino l’intervento in relazione allo specifico caso clinico, con:
tecniche di sutura muscolo-aponeurotiche che rispettino nel dettaglio le caratteristiche della diastasi, con restitutio ad integrum anatomica – funzionale ed anche estetica
- tipologia di fili sutura e la rete protesica (se necessaria) scelti in relazione alla patologia da trattare ed alle caratteristiche del pazienti
- l’obiettivo di lasciare la minore quantità possibile di materiale di sutura e protesico permanente
- dettagli di soddisfazione estetica con una equipe chirurgica multidisciplinare
- riabilitazione funzionale della parete addominale, elemento imprescindibile
La filosofia della chirurgia mini-invasiva, in tutte le caratteristiche e nei dettagli specifici – accurati – dedicati della Tecnica LAP-T ®, si riassume in un solo concetto:
il profondo rispetto per il paziente e la persona.
Prof Giuseppe Pozzi
- dal 2011 Docente in Chirurgia Laparoscopica della Diastasi dei Muscoli Retti, Laparocele ed Ernie addominali della Scuola ACOI, Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani
- dal 2013 Docente in Chirurgia della Diastasi dei Muscoli Retti presso la Scuola Europea EHS, European Hernia Society ed ISHAW Italian Society of Hernia and Abdominal Wall Reconstruction
- Massimo Esperto Nazionale sul trattamento della Diastasi dei Muscoli Retti con Tecniche Chirurgiche Mini-Invasive
- Opinion Leader Internazionale in Chirurgia Mini-Invasiva della Parete Addominale.
- Autore della più ampia casistica operatoria internazionale sulla ricostruzione minilaparoscopica della Diastasi dei Retti
- dal 2012 Responsabile del Centro Nazionale di Tirocinio ACOI – Roma in Chirurgia Laparoscopica e Mini-Invasiva Avanzate della Parete Addominale per il trattamento della Diastasi dei Muscoli Retti, Ernie e Laparoceli, dedicata a Chirurghi esperti
- dal 2018 Tutor e Responsabile del Percorso Chirurgico Formativo di Secondo Livello, dedicato a Chirurghi esperti della Scuola Europea di Chirurgia dell’Ernia e dei Difetti della Parete Addominale ISHAWS-EHS.
- dal 2019 Responsabile del Centro Nazionale di Tirocinio SIC – Roma in Chirurgia Laparoscopica e Mini-Invasiva Avanzate della Parete Addominale per il trattamento della Diastasi dei Muscoli Retti, Ernie e Laparoceli, dedicata a Chirurghi esperti
- dal 2020 Responsabile di Centro Nazionale di Formazione e Tirocinio ISHAWS – Roma, dedicata a Chirurghi esperti dell’Italian Society of Hernia and Abdominal Wall Surgery ed European Hernia Society EHS
Per:
- la risoluzione di ulteriori dubbi relativi al vostro caso clinico
- una Second Opinion per discutere sulla migliore opzione terapeutica sulla vostra patologia
- la soluzione definitiva per i casi di diastasi recidiva
non esitate a contattarci via email o telefonicamente, saremo lieti di aiutarvi.
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Prof Giuseppe Pozzi
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