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L’Eccellenza in Chirurgia

ispirata e dedicata alla cura e al benessere del paziente.

Prevenzione della Diastasi

 

Principi di Prevenzione della Diastasi in Gravidanza

Studio la Diastasi, le sue complicanze ed implicazioni dal 2006.

Ho operato con tecnica mini-invasiva LAP-T senza recidive oltre 1200 pazienti con Diastasi dei muscoli retti primitiva e recidiva, insorta a seguito della gravidanza, sport eccessivo, obesità e malattia su base genetica.

È la casistica internazionale in laparoscopica e mini-laparoscopia più numerosa e con i migliori risultati.

Insegno la Tecnica LAP-T nelle Scuole di Alta Chirurgia dedicate a chirurghi già formati sia universitari che ospedalieri.

Migliaia sono le visite ed i controlli postoperatori che ho eseguito nel tempo.

Desidero quindi mettere a disposizione la mia esperienza per condividere principi di base che ritengo importanti per la prevenzione di questa patologia, affinchè sempre meno mamme debbano confrontarsi con queste problematiche dal forte impatto sulla qualità di vita, la sfera emotiva e sulla salute.

Per limitare l’insorgenza della Diastasi e della patologia erniaria correlata è importante quindi osservare alcuni principi fondamentali:

1) contenere il peso corporeo e tenere sotto controllo gli eventuali squilibri metabolici

2) sin dall’inizio della gravidanza è utile moderare l’attività sportiva, soprattutto gli esercizi fisici che coinvolgono i muscoli retti, prediligendo l’attività aerobica ed i corsi specifici dedicati

3) il terzo trimestre è il periodo più importante: dal sesto mese bisogna indossare una pancerina addominale specifica, per limitare lo stretching della parete addominale. L’aumento della dimensione dell’utero comporta di necessità l’aumento del volume addominale e modificazione anatomica della parete addominale.

I muscoli retti assecondano la progressiva distensione e l’incremento di superficie della parete, lentamente aumentano la lunghezza di almeno il 50%  e la loro larghezza di oltre il 100%, si assottigliano e purtroppo nel 20-30% delle donne primipare si separano, dando origine alla Diastasi dei Retti (ossia separazione dei muscoli retti).

La percentuale aumenta nettamente:

  • nella gravidanza gemellare
  • nella seconda gravidanza
  • nelle donne sportive
  • nelle donne con forte tono ed ipertrofia dei muscoli retti (elemento predisponente alla diastasi).

Bisogna fare attenzione alla patologia erniaria correlata (ernia ombelicale, epigastrica, ipogastrica ed il laparocele postcesareo) ed alla meno frequente Diastasi Laterale (separazione tra muscolo retto e muscolo obliquo).

Prevenzione della Diastasi in Gravidanza

Come capire se la Diastasi è presente?

Approfondimento

  • L’auto-palpazione non è agevole. L’addome post-partum è lasso, morbido e poco tonico e, durante lo sforzo addominale in posizione supina, non mostra palesemente il classico bulging o “pinna mediana”, tipico segno diagnostico della diastasi dei retti. E’ quindi preferibile una diagnosi strumentale.
  • Entro 3 mesi dal parto si può eseguire una Ecografia della parete addominale “in posizione supina ed in piedi, sia a riposo che in valsalva (ossia sotto sforzo)” per escludere la presenza di diastasi dei retti, ernie della linea mediana addominale (ombelicale, epigastrica, ipogastrica) e della regione inguinale e crurale.


In relazione al risultato dell’esame il comportamento dovrà essere diversificato:

  • Assenza di Diastasi e patologia erniaria.

Si può subito iniziare un programma di riabilitazione dei muscoli retti, per l’aumento del tono e della trofia dei fasci, al fine di ottenere rapidamente un addome tonico, piano e responsivo agli sforzi fisici giornalieri comuni alle neomamme ed all’attività sportiva.

  • Presenza di Diastasi, senza patologia erniaria.

Le attività quotidiane che richiedano sforzi addominali è preferibile che vengano tutelate da una pancerina contenitiva. L’attività sportiva può essere eseguita con moderazione e con l’utilizzo di fasce di contenimento, meglio ancora se guidata da professionisti con esperienza specifica e conoscenza tecnica in questo campo, al fine di evitare un peggioramento della Diastasi.

  • Presenza di Diastasi con patologia erniaria.

Fare attenzione agli sforzi fisici quotidiani; indossare durante il giorno una pancerina contenitiva e curare la stipsi per ridurre lo sforzo dell’evacuazione. Non è consigliabile autonomamente fare sport ed eseguire esercizi coinvolgenti i muscoli della parete addominale, poichè conseguirebbe un peggioramento della diastasi e soprattutto della patologia erniaria correlata. Esistono percorsi dedicati al mantenimento del tono fisico generale che non mettano a rischio le giovani mamme.

La diastasi dei muscoli retti purtroppo non è curabile con tecniche di riabilitazione motoria, ma si può contenere con esercizi dedicati.

La cura della diastasi è solo chirurgica e l’intervento può essere eseguito dal quarto mese post-partum con un programma che tuteli l’allattamento. L’intervento chirurgico, nel rispetto del paziente e delle consolidate conoscenze scientifiche, deve contemplare alcuni principi fondamentali:

  • una ricostruzione anatomica, funzionale ed estetica della parete addominale
  • la stabilità del risultato nel tempo, evitando la temuta recidiva della diastasi
  • essere condotto con approccio mini-invasivo chirurgico ed anestesiologico
  • evitare o minimizzare l’impiego di materiale permanente durante l’intervento (tipologie di suture ed eventuale rete protesica), in relazione all’entità del caso clinico
  • complementare l’intervento con tecniche mini-invasive per l’eccesso di pelle e tessuto adiposo se utile al risultato estetico
  • consentire una rapida ripresa della quotidianità – alimentazione, deambulazione, doccia, guidare l’auto e soprattutto tenere in braccio i bambini
  • permettere la riabilitazione precoce della parete addominale, un compenso al danno da stretching muscolare durante la gravidanza, attraverso esercizi personalizzati
  • non precludere una gravidanza successiva

L’intervento chirurgico deve essere fatto una volta e bene. L’esperienza professionale e la chirurgia mini-invasiva rappresentano un binomio imprescindibile per la sua realizzazione.

Da anni questi fattori caratterizzano la Tecnica LAP-T

Anni di studio, ricerca scientifica e dedizione, hanno permesso al prof Giuseppe Pozzi di realizzare tutti questi requisiti che ritroviamo sintetizzati nella sua Tecnica.

In sintesi:

  • lo studio preoperatorio del caso clinico attraverso tecniche 3D Risonanza Magnetica o TC low dose, importanti per la programmazione e personalizzazione dell’intervento
  • la tecnica mini-invasiva in Mini-Laparoscopia gas less
  • le piccole millimetriche incisioni in zone non visibili (sotto lo slip), per l’introduzione strumentazione chirurgica miniaturizzata, senza quindi scollamenti tissutali
  • l’assenza di drenaggi, catetere vescicale o punti di sutura esterni
  • l’anestesia è light senza intubazione, con un risveglio confortevole, senza nausea cefalea o altri sintomi fastidiosi e consente l’allattamento a 48 ore dall’intervento
  • l’impiego se necessario di complementari tecniche mini-invasive per la rimozione dell’adipe e della pelle in eccesso
  • potersi alzare, camminare ed alimentare il giorno stesso dell’intervento
  • riprendere entro una settimana la normale quotidianità ( la doccia dopo 48 ore, guidare l’auto dopo 3-4 giorni e prendere rapidamente in braccio i bambini)
  • dopo 7-14 giorni l’inizio della riabilitazione dei muscoli retti, propedeutica all’attività fisica ed allo sport
  • consentire una gravidanza successiva

La paziente a 6 mesi dall’intervento con tecnica LAP-T  e riabilitazione della parete addominale. 

La paziente a 6 mesi dall’intervento con tecnica LAP-T  e riabilitazione della parete addominale. le frecce indicano le millimetriche cicatrici dei punti di ingresso dello strumentario operativo, la micro-incisione centrale cade sulla cicatrice del cesareo. Ringrazio la paziente per la concessione delle immagini pubblicate.

La chirurgia video-toracoscopica in sintesi:

  • Mini incisioni cutanee con dimensioni millimetriche, senza punti esterni 
  • L’impiego di strumenti tubulari articolabili e strumenti miniaturizzati con diametro di circa 3-5-12 millimetri
  • Visione magnificata 3D, HD, 4K
  • Elevata precisione chirurgica
  • Minimo trauma e minimo dolore postoperatorio agevolmente controllabile
  • Ridotti tempi di degenza e rapido ritorno alle normali abitudini di vita

Prof. Giuseppe Pozzi:

Il paziente al centro

Le Esperienze dei Pazienti

"Volevo raccontare la mia esperienza con il Prof. Pozzi che mi ha aiutato a tornare a vivere una vita serena godendomi mia figlia. La mia ginecologa dopo averle segnalato, oltre a dei disagi, un forte dolore all’ombelico mi ha subito indirizzato dal Professor Pozzi..."

Dorasissi S.

"Vorrei parlare della mia esperienza e ringraziare pubblicamente il professore Giuseppe Pozzi. In breve..nel 2014 mi sottopongo ad un intervento all’addome con taglio della parete addominale ad L. Sportivo ed agonista professionista nel bodybuilding vedo il mio addome cambiato per sempre..."

Coach_Terragno Bodybuilding

"Sono Mario Gaetano, Calabrese, 58 anni, sottufficiale della Benemerita Arma dei Carabinieri in pensione, con diagnosi di Morbo di Parkinson dal 2018. In contemporanea affetto da diastasi dei muscoli retti addominali, la quale mi comportava notevole disagio...."

Mario G.

"Mi ritengo una persona davvero fortunata ad avere incontrato un medico come lei, sento il desiderio di esprimere il mio apprezzamento per la sua competenza, professionalità, dolcezza, ed estremo supporto. E passata soltanto una settimana dal intervento di ricostruzione..."

Adele A.

"Sono Astrid e ho 25 anni, vorrei parlare dell’esperienza che ho avuto dopo il parto del mio primo figlio, dove purtroppo , si è verificata la : Diastasi dei Retti. Ero veramente disperata , quando per mia grande fortuna, mi sono rivolta al Dott.re Pozzi...."

Astrid B.

"Il mio Natale 2021, la mia nuova nascita è un tuo dono, caro Prof. Il più bel regalo sotto l'albero è la remissione da quel subdolo intruso maligno, che tu hai scovato, combattuto, annientato..."

Alessandra P.

"Condivido la mia esperienza per aiutare chi come, si è trovata ad affrontare una diastasi e relative ernie. Ho partorito quasi 4 anni fa riportando una diastasi addominale. Mai avuto problemi, a parte mal di schiena zona lombare, fisico..."

Fabiana C.

"Ho conosciuto il Prof. Pozzi in un momento in cui avevo perso la fiducia di poter risolvere quello che da circa un anno non mi permetteva di avere una vita serena . Avevo un prolasso tri-compartimentale ed ho affrontato in un unico intervento..."

Tiziana L.

"Ho conosciuto Prof Pozzi nel mese di luglio 2020 e fin da subito ho capito che mi sarei potuta affidare a lui per risolvere il mio problema. Nel mio caso avevo una diastasi dei retti addominali di oltre 7 cm, un’ernia ombelicale e un laparocele..."

Yuliana N. 

"Salve a tutti,vorrei raccontarvi la mia storia....Ho conosciuto il Prof Giuseppe Pozzi per puro caso, ero alla ricerca di un chirurgo, perché in conseguenza di un parto cesareo subito nel 2015, di li a breve iniziavo a soffrire di mal di mal di schiena, quasi invalidante, inoltre l'addome era gonfio e si era determinato un antiestetico scalino nella zona del basso ventre…"

Fiorella C.

"Dopo anni di sofferenze fisica e psicologica per una diastasi dei muscoli retti addominali, mai diagnosticata da alcun ginecologo che mi hanno sempre detto che non avevo nulla e che i miei disturbi erano “parte di me”, ho incontrato sul web il Prof. Giuseppe Pozzi.…"

Marina R.

"È trascorso un anno dall' intervento fatto dal Dott. Pozzi per chiudere la mia diastasi addominale e far rientrare l' ernia ombelicale che ne era scarurita. Curioso, ho iniziato l' anno con un lockdown per il post operatorio e lo concludo con un lockdown nazionale…"

Salvatore L.

"Dopo diversi tentativi, terapie e consulti medici inappropriati, ho avuto la fortuna di conoscere il Prof. Pozzi grazie alle recensioni di ragazze che, come me, stavano cercando la via giusta per la guarigione fisica e psicologica…"

Manuela F.

"Scrivo per raccontare la mia esperienza con il prof. Pozzi, che ho avuto la fortuna di conoscere. Sono mamma di 3 bambini, ho avuto una gravidanza gemellare e due Cesareo che purtroppo mi hanno causato una diastasi dei retti addominali di ben 10 cm e ernia ombelicale…"

Angela M.

"Ho conosciuto il professor Pozzi a settembre 2019 e ho capito fin dalla prima visita che mi trovavo nel posto giusto. Il professore, che mi ha subito piacevolmente colpita per la sua grande professionalità ed empatia, mi ha riscontrato una diastasi addominale con ernia ombelicale, dovuta a tre gravidanze ravvicinate…"

Tiziana N.- ScriVivendo -

"Racconto la mia esperienza iniziata quasi 4 mesi fa. Operata in laparascopia con il Dott. Pozzi per chiusura diastasi addominale di circa 6cm ed ernia ombelicale. Dopo 3 gravidanze ci può stare ma su un fisico longilineo come il mio proprio non riuscivo ad accettare...oltre l’estetica avevo anche un problema funzionale…"

Moira B.

 

 

 

 

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